06/02/13

Frankenweenie

Tim Burton ritorna alle origini recuperando un suo lavoro degli esordi con cui compie un'operazione di reviviscenza del suo cinema, così come il protagonista nel riportare in vita il proprio cane.
Seppur prodotto dalla Disney, Burton non rinuncia a rielaborare e riproporre tematiche a lui care, senza per questo scendere nel semplice e puro citazionismo, che a suo modo risulta divertente e appropriato nello strizzare l'occhio ad uno spettatore amante dell'horror classico.
I riferimenti vi sono tutti e dosati con intelligenza, dimostrando come anche un semplice film per bambini possa nascondere messaggi importanti e critiche sociali pungenti.
Questa volta il regista sembra essere più a suo agio e misurato nel raccontare storie a lui più consone e vicine al suo modo di sentire, che ultimamente sembravano aver preso strade non sempre appropriate che sembravano averne appannato la poetica.
Frankenweenie potrà sembrare un film per bambini, ma come spesso accade con simili prodotti, essi si rivolgono proprio a quei genitori che apparentemente potrebbero ignorare e sottovalutare i messaggi di un film più maturo di quel che appaia, senza per questo rinunciare ai sentimenti rassicuranti e al divertimento che il cinema ci sa regalare, in barba ad ogni pulsione in 3D.

1 commento:

Cannibal Kid ha detto...

bellissimo!
il vero tim burton finalmente è tornato